Fare retrofit su macchinari industriali che ancora sono performanti nella loro capacità produttiva significa aggiungere nuove funzionalità in modo poco invasivo e abilitare i macchinari a funzionalità tipiche dell’industria 4.0, come l’ IIoT.

La stragrande maggioranza delle piccole e medie imprese Italiane ha infatti un parco macchine che ha in media più di 10 anni di vita. Una macchina di 10 anni non è però considerabile come obsoleta, anzi, è spesso ben performante in termini di capacità produttiva ma non dispone di sistemi di controllo tali da consentirne l’interfacciamento con i moderni sistemi 4.0.
Tramite moduli dedicati, è possibile eseguire un perfetto retrofit dei tuoi macchinari e portarli allo standard “Industria 4.0” in modo semplice, rapido ed economico!

Nel processo decisionale riveste grande importanza anche il tempo di esecuzione del retrofit

Assolutamente. Chi decide di retrofittare una macchina, da una parte sa che può risparmiare, dall’altra però deve mettere in conto diversi mesi di inattività e accettare alcuni “gap tecnologici”. La scelta, ovviamente, dipende da azienda ad azienda e coinvolge diversi fattori: quantità di lavoro, numero e tipo di altre macchine per compensare l’arresto di quella da retrofittare, ecc. Il retrofit può essere davvero un’opportunità vantaggiosa in molti casi, specialmente in una situazione di mercato come quella attuale; l’importante è che i tempi delle operazioni di rigenerazione e i compromessi tecnologici non siano penalizzanti oltre la convenienza del risparmio. Per lavorazioni meno specialistiche (penso ad una piegatrice non di ultimissima generazione), e per esigenze di continuità produttiva meno spinta, sono sicuro che il retrofit delle macchine possa aiutare le imprese a superare l’attuale empasse derivante dalla difficoltà a investire

 

 

L&L

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